Domani a Trento #architetturaopensource

mappa mentale arcos Domani in occasione del corso "Progettare la scuola nell'era digitale" sarò a Trento ad esporre "Un progetto complesso per il grande attrattore" sul tema dei nuovi spazi del sapere.

Parlerò del nuovo ruolo che deve avere l'architetto che non è quello di concepire e costruire la forma, ma di osservare l'ambiente costruito tentando di comprendere il proprio ruolo in questo mondo che cambia in modo inesorabile.

Per il progetto ho pensato assieme al collega Giacomo Tomasini di realizzare un sistema di edifici che permettono di connettere un edificio a bassa energia incorporata (km ZERO) con un'alta produzione di dati (km INFINITI), immaginando un luogo della conoscenza aperta.

foto: mappa mentale dell'indice del libro Architettura open source di Carlo Ratti

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Il futuro che impara

IMG_0717 Questa mattina ho avuto il piacere di partecipare all'evento organizzato da #coderdojo Verona.

Assieme a Marco e a un gruppo di giovanissimi età 7 - 14 anni, abbiamo programmato con Scratch, programma gratuito del MIT http://scratch.mit.edu/ .

Durante questo evento ho potuto vedere bambini che chiedevano di programmare in inglese.

Bambini in fianco a me che parlavano in inglese e programmavano e tutto questo succedeva in un istituto tecnico a Verona e ho pensato c'è ancora qualche speranza!

Questi eventi sono importanti perchè i bambini imparano a creare dei giochi utilizzando la fantasia e la creatività.

La città intelligente è fatta da persone intelligenti e non da lampioni intelligenti, amministratori siete avvisati!!!

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Laser scanner applicato all'architettura

alto2014-10-21 11.25.04 Oggi ho avuto la possibilità di provare per un nuovo progetto la tecnologia del laser scanner.

Che cos'è?

Il laser scanner associa in automatico immagini ad alta risoluzione (10 Mpixel) alle nuvole di punti che rappresentano la geometria 3D delle architetture.

Ad ogni impulso laser infatti viene associato il valore RGB dell’ immagine digitale, che permette di riconoscere più facilmente le geometrie dell’oggetto scansionato durante le operazioni di modellazione e soprattutto di documentare eventuali fessurazioni, spaccature e degradi.

La tecnologia applicata all'architettura consente di ottenere una banca dati tridimensionale che consente di preservare e/o restaurare il bene architettonico scansionato, documentandone tutti i dettagli che lo caratterizzano.

In fase di post-elaborazione dei dati, è possibile ricavare:

- la nuvola dei punti colorata 3D (ogni punto viene colorato con il dato RGB del pixel dell’immagine digitale)

- la mesh texturizzata (la nuvola dei punti viene triangolata per formare una superficie alla quale viene applicata l’immagine digitale georeferenziata)

- le ortofoto 2D e 3D (che successivamente possono essere vettorializzate per estrapolarne i prospetti)

- il modello tridimensionale (con il quale è possibile interagire con i più comuni Cad in commercio per documentare superfici, volumi, sezioni, prospetti, ecc.)

In questo modo la fase di progettazione sarà più precisa e di conseguenza anche il costo delle lavorazioni edili potranno essere definite con precisione.

Da provare!

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Creazione di una mappa Instagram con tutte le foto georiferite con l'hashtag #myVerona

Andate a Verona, fotografatevi e usate l'hastag #myVerona su Instagram e la vostra foto sarà visibile in mappa. Buon divertimento.

myVerona

http://www.piersoft.it/insta/index.php?tag=myVerona&api=30734408&token=30734408.5b9e1e6.5aad22ff9f614ead8068cc13f625ae65#16/45.4388/10.9929

DIGITAL CAREER DAY Sabato 25 ottobre

DIGITAL CARRER DAY

DIGITAL CAREER DAY - Sabato 25 ottobre h.14-22 - Sona - Sala Consiliare Un pomeriggio dedicato a studenti e giovani in cerca di lavoro che vogliono emergere sfruttando al meglio la propria presenza online - Info: le iscrizioni c/o Servizio Educativo 045/6080155 - f.faccincani@comune.sona.vr.it

Come crearsi opportunità di #lavoro con #internet.

#DigitalCarrerDay

 

Il futuro dell' apprendimento

614ae6d90b4754e6a339953f3897fd59f06719d4_m Immaginate il futuro, l'apprendimento è rottura degli ambienti istituzionali tradizionali e sta diventando incorporato nelle interazioni di tutti i giorni.

La diffusione delle tecnologie connettive e mobili assieme alla proliferazione di contenuti aperti sta delineando una nuova ecologia in cui l'apprendimento è concepito come un flusso nel quale gli studenti liberamente si possono immergere.

Questa trasformazione da istituzioni educative per l'apprendimento a flussi è profonda e dirompente, e nessuna istituzione esistente avrà il potere di fermarla.

Per saperne di più sul nuovo mondo dell'apprendimento, anticipando i cambiamenti, sviluppare scenari per il futuro, e creare tabelle di marcia che guideranno le azioni per plasmare il futuro della conoscenza, vedi:

http://www.iftf.org/fileadmin/user_upload/downloads/learning/IFTF_LearningPathwaysWorkshop.pdf

#iftf

Traduzione e interpretazione di Nicola Preti.

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Oggi si lavora da qui

Oggi si lavora da qui

Oggi si lavora nella biblioteca dell'Aia http://en.wikipedia.org/wiki/The_Hague_City_Hall, progettata da Richard Meier nel 1986 e di fronte sorge il Pathé Spuimarkt edificio progettato da Rem Koolhaas nel 1988. https://www.google.it/search?q=den+haag+library&espv=2&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=lOmOU9C6HcOtO9GygJgM&ved=0CAcQ_AUoAg&biw=1366&bih=600 http://www.oma.eu/projects/2004/souterrain-tram-tunnel/ www.nicolapreti.com

DESTINAZIONE ROTTERDAM: Urban by nature

"Chi vuole risolvere i propri problemi ambientali, dovrebbe iniziare in città."
Dirk Sijmons, curatore IABR 2014 

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Il 29 maggio si apre la biennale di Rotterdam, http://iabr.nl/ a cui parteciperò con il gruppo del corso Intelligent School Design, team di lavoro di Bassano del Grappa.

La biennale di quest'anno si intitola "Urban by nature", urbani per natura, e racconta la relazione ibrida che si è formata tra i sistemi umani, le città e i sistemi naturali, gli ecosistemi.

Il filo conduttore che unisce le parti è costituito dai flussi: energia, acqua fresca, biomasse e cibo, rifiuti, sabbia e sedimenti, informazioni, trasporto di beni e persone.

La città quindi è raccontata come lo stato naturale in cui vive l'uomo, in considerazione del fatto che le previsioni demografiche dicono che nel 2050 circa 7 miliardi di persone saranno urbanizzate a fronte di una popolazione totale di 9 miliardi di persone. Un cambiamento epocale che ha portato all'identificazione di una nuova era geologica, l'Antropocene' (Paul Crutzen, 2000), l'era degli esseri umani.
I sistemi umani hanno modificato quelli naturali in modo irreversibile, tanto che non è possibile individuare un punto di ritorno, ormai i due sono interrelati in un sistema ibrido che ha le caratteristiche di un organismo vivente. La città infatti assorbe ed espelle materiali, si modifica e cresce secondo processi analoghi a quelli del metabolismo naturale.
 
Gli olandesi colgono l'occasione per presentare al mondo il proprio contributo all'implementazione di un modello per affrontare responsabilmente le sfide dell'Antropocene.  Da un lato la specializzazione sulla gestione dell'acqua, espresso in particolare dal gemellaggio con New York per la rigenerazione urbana nel post uragano Sandy. Dall'altro lato la capacità di investimento sulla creatività, rappresentato dall'alta capacità progettuale e strategica dei designer olandesi, di cui l'esito più recente è la formazione del gruppo degli architetti metabolici di Rotterdam.
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La biennale ha lo scopo di approfondire la dimensione progettuale del metabolismo urbano attraverso le seguenti fasi: analisi dei flussi, progetto delle infrastrutture per i diversi flussi e delle connessioni tra le varie infrastrutture, individuazione delle nuove morfologie per le infrastrutture della città metabolica.
I lavori presentati sono dimensionati secondo la scala intermedia tra la locale e la globale, cioè la scala della "città a tappeto", con riferimento alla metropoli chiamata ABC, cioè quella compresa tra Amsterdam, Bruxelles e Colonia.
 
La struttura della biennale assume la forma di un'organizzazione complessa: la testa è l'esposizione permanente alla Kunsthal di Rotterdam, organizzata in tre parti: città e natura, il metabolismo urbano, le strategie per il paesaggio urbano. Da qui si sviluppa un sistema articolato di eventi collaterali altamente interattivi: tre atelier di progettazione su tre casi urbani (Texel, Rotterdam e Brabantstad); le conferenze,  il fuori biennale a Rotterdam, la partecipazione a conferenze internazionali.
Il post è stato scritto da Linda Comerlati e la fonte è:

http://www.vodblogsite.org/indice-blog/555-urban-by-nature-travel-to-rotterdam-biennale.html

Maggiori info:

http://iabr.nl/

Cosa dice il curatore della Biennale: http://iabr.nl/nl/curator/curator2014

Benvenuti nell'Antropocene, l'epoca geologica dominata dall'uomo: http://vimeo.com/39048998

http://www.kunsthal.nl/

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Visioni dirompenti della conoscenza

Agenda operativa BKC (Bassano Knowledge City) di Nicola Preti e Giacomo Tomasini
Questo post prosegue quanto precedentemente scritto in “Affrontare felicemente le innovazioni” http://www.vodblogsite.org/indice-blog/549-affrontare-felicemente-le-innovazioni.html

isobare mappa creativita

"Ricombinare l’educazione della scuola all’interno della città: rigenerare l’ecosistema dell’apprendimento perché il futuro non è un punto fisso, ma va creato."
 
"Una esplosione di innovazioni sta trasformando il modo in cui pensiamo l’apprendimento e di come organizziamo il talento.
Le esperienze di apprendimento hanno disaggregato la scuola così come la conosciamo.
Le relazioni strettamente legate ai flussi di risorse che sono utilizzate per fornire istruzione e fornire lo sviluppo professionale si stanno dissolvendo.
Insegnamento e apprendimento si stanno sganciando dalle istituzioni educative tradizionali e sono ora disponibili attraverso un prezioso e vibrante ecosistema di apprendimento.
Attraverso le industrie e le istituzioni, l'esplosione digitale ha causato una ripartizione dei tradizionali modelli di relazione.
Si stanno creando possibilità inaspettate per coloro che sono disposti a sperimentare con la ricombinazione delle risorse, talento e tecnologia.
Le città che lottano per fare di più con meno, si stanno riorganizzando per trarne sistematicamente vantaggio dai contributi dei cittadini.
L’educazione ricombinante scoprirà diverse forme organizzative e formati di apprendimento che trovano molti modi per integrare il talento, i beni della comunità, e le risorse globali a sostegno di un apprendimento centrato sullo studente.
I nuovi modi di ricombinare quello che sembra disgregato avrà il potenziale per inaugurare un mondo di apprendimento che prevede la personalizzazione di ogni studente per tutta la vita.
Se non ci  impegniamo efficacemente a ricombinazione la formazione continua, rischiamo di creare delle diseguaglianze nel prossimo decennio, minando la capacità dell'ecosistema dell’apprendimento di adattarsi all'impatto delle innovazioni educative."
Rielaborazione da 'Recombination Education' (http://knowledgeworks.org/).
 
Per contestualizzare il tema di ricombinare la scuola e l'educazione all'interno della città siamo partiti dalla mappatura dei luoghi fisici della creatività e dell’apprendimento della città di Bassano del Grappa creando una sorta di “mappa metereologica del sapere”.
La mappa è importante perché permette di visualizzare che cosa accade nelle vicinanze dei luoghi dove si intende intervenire per generare modelli organizzativi di didattica e spazio.
Le “isobare del sapere” identificano dei “bordi”  cioè degli spazi di “frontiera” all’interno dei quali i “nodi del sapere” possono espandersi e generare sviluppo.
 
Un ulteriore assist progettuale l’abbiamo avuto dalla presentazione di  Pete Kercher di Design for All, il quale dice che la società sta invecchiando ovunque e che si deve spendere per lo sviluppo della materia grigia!
È inutile lo sviluppo urbano se non risponde al reale bisogno delle persone: “ Good design enables, bad design disables”.
Le strategie urbane devono elogiare la diversità umana sotto tutti gli aspetti: culturali, religiosi, fisici, ecc. questa è la vera ricchezza di un territorio.
Inoltre la progettazione strategica deve avere uno sguardo teso al futuro e considerare i trend di sviluppo della popolazione nei prossimi decenni.
La strategia progettuale per la scuola del futuro è la coesione: la scuola deve rendere accessibile a tutti i contenuti.
I rapporti attuali di dipendenza degli anziani sono già anacronistici sia in Europa e soprattutto in Italia. Infatti nel 2050 in Italia ogni 4 persone che lavorano 11 persone in pensione dipenderanno da loro.
Una soluzione potrebbe essere quella di abbassare gli attuali rapporti di dipendenza tra i giovani e gli anziani per permettere di vivere una vita (anche lavorativa) più lunga, più flessibile e più soddisfacente.  
 
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Per rispondere alla domanda su quale sarà il futuro dell'apprendimento nella propria organizzazione, comunità o città abbiamo utilizzato i cinque punti tratti da 'Recombination Education' (http://knowledgeworks.org/):
 
democratizzare le startup: strategie di investimento democratizzato e accesso libero alla conoscenza. Le competenze e le reti saranno alla base di una esplosione di innovazioni sociali dirompenti.
 
vivere con i dati: stiamo entrando nell'era dei Big Data e poiché il costo dei dispositivi digitali e delle tecnologie continua a diminuire, migliaia di miliardi di gigabyte di dati verranno generati dalle reti di sensori, dispositivi mobili e dalle interazioni online.
 
produzione de-istituzionalizzata: l’attività produttiva di ogni settore sarà sempre più indipendente dalle istituzioni e i contributi diventeranno più ad-hoc, dinamici e in rete.
 
reti dal valore personalizzabile: i modelli di business aperti faranno leva sulle reti complesse di attività e di relazioni per creare esperienze basate sul consumatore.
 
città condivisa: le next gen cities guideranno l'innovazione sociale, con infrastrutture urbane plasmate da modelli costruiti sul contributo dei legami umani.
  
 Nel prossimo articolo spiegheremo le cinque tematiche distruttive, le opportunità e le sfide che ogni città potrà cogliere basando l’innovazione sul sapere, accogliendo nuovi flussi culturali capaci di rinnovare il sistema produttivo.
 
Ci collegheremo all’ultimo articolo apparso sulla rivista 'Volume' sulla ricombinazione della scarsità delle risorse e l’aumento dei rifiuti e di come l’industria e i creativi possano creare nuovi distretti innovativi.
 
 
Fonti:
 
 

Una scuola per formare i futuri cittadini digitali - Conversazione con Dianora Bardi

Come gestire l'illimitatezza della creatività che ci è aperta dalle nuove tecnologie nel mondo del sapere?
Come organizzare la scuola, spazio del sapere globale?
Come calare la scuola nella città aumentandone la  resilienza e l'inclusione?
 
Per leggere la conversazione con la prof.ssa Dianora Bardi:
http://www.vodblogsite.org/indice-blog/551-una-scuola-per-formare-i-futuri-cittadini-digitali-conversazione-con-dianora-bardi.html
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Mappa della conoscenza: progettazione generativa di Bassano Knowledge City

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Per intuire come possono evolvere i "nodi creativi" cioè i luoghi del sapere, ho rappresentato a mano la mappatura interattiva degli istituti scolastici http://umap.openstreetmap.fr/it/map/bassano-knowledge-city_8303#13/45.7858/11.6994.

Ho deciso di rappresentare la mappa come una sorta di carta del meteo con le isobare, sulle quali identificherò i valori di creatività attribuendo degli indici rappresentativi.

In base alle spinte offerte dai valori delle risorse naturali e dalle risorse umane, le isobare si modelleranno in base alle spinte positive o negative dei nodi, come un ciclone in evoluzione spinto da pressioni diverse.

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Affrontare felicemente le innovazioni

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Questo pezzo nasce dal brainstorming via Skype tra Giacomo Tomasini, Giuseppe Longhi, Linda Comerlati e Nicola Preti.
 
Il progetto BKC (Bassano Knowledge City) si sta evolvendo assieme alla sua agenda. Gli scopi dichiarati sono il decoupling (http://issuu.com/vod_group/docs/vod_article_15_lc) come rinnovo del sistema di produzione e delle infrastrutture urbane, cogliendo le innovazioni “distruttive” come nuove opportunità.
 
Il modello di progettazione è un sistema di apprendimento coerente con le politiche europee che ha l'obiettivo di aumentare il tasso di creatività attraverso l'individuazione dei luoghi della “città creativa”.
 
Per questo motivo sono state prese le mappe tematiche del comune di Bassano e trasferite in una mappa interattiva che utilizza la piattaforma http://umap.openstreetmap.fr/it/Potete vedere la mappa al link: http://umap.openstreetmap.fr/it/map/bassano-knowledge-city_8303#13/45.7858/11.6994
 
Abbiamo suddiviso i luoghi del sapere in livelli che raggruppano gli asili nido, le scuole dell’infanzia, le scuole primarie, le scuole secondarie di primo grado e le scuole secondarie di secondo grado. I luoghi della creatività sono stati suddivisi in musei, teatri e cinema.
 
 
Abbiamo poi mappato la connettività, individuando la rete wi-fi gratuita http://wifi.diesel.com/portal/desk/map.php, perché questa infrastruttura è importante per garantire la connettività delle persone (P2P), la connettività delle cose (M2M) e delle persone con le cose (P2M). È di ieri la notizia che agli internazionali di tennis di Roma le racchette sono state connesse a internet (http://www.repubblica.it/sport/tennis/2014/05/14/news/racchette_2_0-86158498/).
 
Il passo successivo sarà quello di integrare il modello “sistema di apprendimento” con l’uso sostenibile delle risorse.
 
Per capire questo abbiamo applicato una metodologia di progettazione che utilizza i principi proposti dall’UE:
-illimitatezza della creatività umana come bene illimitatamente disponibile,
-intangibilità delle risorse naturali che devono sempre essere ricostruite nel processo progettuale,
-resilienza e inclusività che sono la base di un modello di amministrazione "aperto".
 
Il nostro obiettivo è quello di minimizzare il consumo di risorse naturali, eliminando i rifiuti e le emissioni, producendo energia da risorse naturali, lavorando per l’autonomia alimentare, costruendo edifici ed infrastrutture a basso impatto e attivi.
 
Abbiamo iniziato con il calcolo dell’impronta ecologica per avere un’idea della misura di eccesso di pressione sul territorio di Bassano esercitata dall’uomo. Il valore ottenuto è di 34 volte maggiore rispetto alla capacità biotica del territorio. Questo dato ci permetterà di fare delle riflessioni sulle cause di questo eccesso.
 
Lo scopo ora sarà quello di abbassare la pressione ambientale e per farlo seguiremo gli standard al 2030 e 2050 dei programmi UE e di Rio+20http://www.uncsd2012.org/7issues.html
 
Il tema del progetto che emerge è quello della riconversione delle aree limitrofe ai nodi creativi, cercando di individuare gli stimoli innovativi, che lo strumento urbanistico esistente (PAT), con scopi obsoleti, non riesce ad individuare.
 
Al centro del progetto BKC Bassano Knowledge City ci deve essere la cloud che accoglie i cittadini e il sapere e collega le scuole, le biblioteche, i musei, ecc. ai luoghi della creatività e alla produttività della natura e lo comunica ai cittadini.
 
La nostra idea è quella di identificare la performance della nuova occupazione dando opportunità ai "nuovi comuni" (studenti e gestori della conoscenza) di coinvolgere le imprese locali per creare nuove opportunità di lavoro connesse ai mercati internazionali.
 
http://www.vodblogsite.org/indice-blog/549-affrontare-felicemente-le-innovazioni.html
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