I coworking meglio che stare a scuola

Articolo di @chefuturo

"Che meraviglia lavorare al Talent Garden! (Quasi meglio che stare a scuola)"

http://www.chefuturo.it/2014/09/che-meraviglia-lavorare-al-talent-garden-quasi-meglio-che-stare-a-scuola/

e gli articoli sulla scuola dal blog #VOD http://www.vodblogsite.org/weblog.html, di come può formare i futuri cittadini digitali

http://www.vodblogsite.org/indice-blog/551-una-scuola-per-formare-i-futuri-cittadini-digitali-conversazione-con-dianora-bardi.html

http://www.vodblogsite.org/indice-blog/554-visioni-dirompenti-della-conoscenza.html

#intelligentschooldesign 2014

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DESTINAZIONE ROTTERDAM: Urban by nature

"Chi vuole risolvere i propri problemi ambientali, dovrebbe iniziare in città."
Dirk Sijmons, curatore IABR 2014 

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Il 29 maggio si apre la biennale di Rotterdam, http://iabr.nl/ a cui parteciperò con il gruppo del corso Intelligent School Design, team di lavoro di Bassano del Grappa.

La biennale di quest'anno si intitola "Urban by nature", urbani per natura, e racconta la relazione ibrida che si è formata tra i sistemi umani, le città e i sistemi naturali, gli ecosistemi.

Il filo conduttore che unisce le parti è costituito dai flussi: energia, acqua fresca, biomasse e cibo, rifiuti, sabbia e sedimenti, informazioni, trasporto di beni e persone.

La città quindi è raccontata come lo stato naturale in cui vive l'uomo, in considerazione del fatto che le previsioni demografiche dicono che nel 2050 circa 7 miliardi di persone saranno urbanizzate a fronte di una popolazione totale di 9 miliardi di persone. Un cambiamento epocale che ha portato all'identificazione di una nuova era geologica, l'Antropocene' (Paul Crutzen, 2000), l'era degli esseri umani.
I sistemi umani hanno modificato quelli naturali in modo irreversibile, tanto che non è possibile individuare un punto di ritorno, ormai i due sono interrelati in un sistema ibrido che ha le caratteristiche di un organismo vivente. La città infatti assorbe ed espelle materiali, si modifica e cresce secondo processi analoghi a quelli del metabolismo naturale.
 
Gli olandesi colgono l'occasione per presentare al mondo il proprio contributo all'implementazione di un modello per affrontare responsabilmente le sfide dell'Antropocene.  Da un lato la specializzazione sulla gestione dell'acqua, espresso in particolare dal gemellaggio con New York per la rigenerazione urbana nel post uragano Sandy. Dall'altro lato la capacità di investimento sulla creatività, rappresentato dall'alta capacità progettuale e strategica dei designer olandesi, di cui l'esito più recente è la formazione del gruppo degli architetti metabolici di Rotterdam.
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La biennale ha lo scopo di approfondire la dimensione progettuale del metabolismo urbano attraverso le seguenti fasi: analisi dei flussi, progetto delle infrastrutture per i diversi flussi e delle connessioni tra le varie infrastrutture, individuazione delle nuove morfologie per le infrastrutture della città metabolica.
I lavori presentati sono dimensionati secondo la scala intermedia tra la locale e la globale, cioè la scala della "città a tappeto", con riferimento alla metropoli chiamata ABC, cioè quella compresa tra Amsterdam, Bruxelles e Colonia.
 
La struttura della biennale assume la forma di un'organizzazione complessa: la testa è l'esposizione permanente alla Kunsthal di Rotterdam, organizzata in tre parti: città e natura, il metabolismo urbano, le strategie per il paesaggio urbano. Da qui si sviluppa un sistema articolato di eventi collaterali altamente interattivi: tre atelier di progettazione su tre casi urbani (Texel, Rotterdam e Brabantstad); le conferenze,  il fuori biennale a Rotterdam, la partecipazione a conferenze internazionali.
Il post è stato scritto da Linda Comerlati e la fonte è:

http://www.vodblogsite.org/indice-blog/555-urban-by-nature-travel-to-rotterdam-biennale.html

Maggiori info:

http://iabr.nl/

Cosa dice il curatore della Biennale: http://iabr.nl/nl/curator/curator2014

Benvenuti nell'Antropocene, l'epoca geologica dominata dall'uomo: http://vimeo.com/39048998

http://www.kunsthal.nl/

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Torno a scuola per progettare le nuove scuole

Assieme al gruppo Intelligent School Design (https://www.facebook.com/vod.differences) sono tornato a scuola per imparare a progettare le nuove scuole per gli alunni di oggi. Grazie a Sergio Los e al sindaco di Marostica Marica Dalla Valle ho potuto visitare la scuola materna di Crosara di Marostica.

E' un modello di edificio che rispetta le regole della natura, del clima e del luogo, con la capacità di favorire una didattica collaborativa e attiva. Gli spazi principali sono composti da:

-agorà:scalinata,

-serra: spazio di gioco e attività libere

-tetto verde: spazio di aggregazione e di gioco all'aperto, oggi purtroppo eliminato per le norme (sicurezza, vigili del fuoco, ecc).

Il tema centrale affrontato non è tecnologico (per esempio che protocollo usare CasaClima, Leed, Itaca, ecc), ma è antropologico http://it.wikipedia.org/wiki/Antropologia.

La scuola solare materna è un giocattolo per imparare.

L'architettura è regionale infatti ha un approccio bioclimatico e si adegua al clima temperato continentale.

Se vogliamo parlare di funzione tecnica è incassata nel terreno ed è climatizzata dal sole.

Se noi costruiamo un edificio interrato a due metri e mezzo la temperatura della terra è costante a 15- 16 gradi centrigadi.

La forma deriva dal paesaggio e dall'inclinazione del terreno.

L'architettura è fatta semplicemente per "andare in un bel posto".

 

Per imparare dal progetto: http://synergiaprogetti.com/it/istituzioni-educative/item/49-scuola-materna-crosara-di-marostica.html

Foto: https://flic.kr/s/aHsjXBayyf

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Una progettazione locale in sincronia con il modello di sviluppo dell'Unione Europea

BKC_mappa Il modello di progettazione proposto dall'UE è metabolico ed esso si articola in:

-studio degli ecosistemi di cui si valuta: il clima, la morfologia, la qualità del suolo, la biodiversità (flora, fauna, paesaggio), l'acqua e di tutti questi fattori si valuta la produzione di beni e servizi

-studio del capitale fisico (edifici, infrastrutture, risorse finanziarie...)

La connettività è la variabile di progettazione che più si è evoluta negli ultimi anni grazie alla:

-capacità di trasmissione compresa tra 20 e 100 Mb in Italia (all'estero tra 100 e 200 Mb)

-capacità di connettività illimitata riguardo alle persone e oggetti.

Infatti oltre alla connessione people to people (P2P) parliamo di connessione fra macchine ed oggetti (M2M) e infine people to machine fra persone e macchine (P2M).

Questo scenario dilata il sistema relazionale della città.

Apre la via a nuove prospettive progettuali con il M2M, avviando un processo di sostituzione dei tradizionali servizi, pubblici e privati, con procedure immateriali (tramite app).

Genera una nuova infrastruttura "soft" destinata a produrre data base, soprattutto grazie all'iniziativa pubblica. E' questa la nuova industria di base che è destinata ad avere lo stesso ruolo che ha avuto ad esempio la siderurgia nell'epoca industriale.

Abbiamo mappato i punti Wi Fi gratuititi della città di Bassano del Grappa costruendo una mappa interattiva.

La connettività è l'infrastruttura che permette di dilatare i confini di Bassano verso il globale, tesa ad accogliere nuovi flussi culturali capaci di rinnovare il sistema produttivo ed allargare i confini in base all'intensità dei nuovi flussi di relazione.

Tratto da Bassano Urban Design: una progettazione locale  sincrona con il modello di sviluppo dell'Unione Europea, prof. Giuseppe Longhi presentato in occasione della conferenza "Illuminiamo il futuro", Bassano del Grappa, 29 aprile 2014.

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