Stanco del solito CV? Vai su Slideshare e scopri la nuova funzione:
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www.nicolapreti.com
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http://www.t18magazine.com/
Interessante progetto europe per la riqualificazione di edifici: http://europhit.eu/
Articolo di @chefuturo
http://www.chefuturo.it/2014/09/che-meraviglia-lavorare-al-talent-garden-quasi-meglio-che-stare-a-scuola/
e gli articoli sulla scuola dal blog #VOD http://www.vodblogsite.org/weblog.html, di come può formare i futuri cittadini digitali
http://www.vodblogsite.org/indice-blog/551-una-scuola-per-formare-i-futuri-cittadini-digitali-conversazione-con-dianora-bardi.html
http://www.vodblogsite.org/indice-blog/554-visioni-dirompenti-della-conoscenza.html
#intelligentschooldesign 2014
www.vodblogsite.org
http://www.wow-amsterdam.nl/
Articolo su @Repubblica su Markthal a Rotterdam http://markthalrotterdam.nl/ http://www.repubblica.it/esteri/2014/10/03/foto/olanda_frutta_verdura_e_architettura_il_mercato_un_opera_d_arte-97278897/1/?ref=search#1
e i miei due articoli sull'argomento:
http://nicolapreti.wordpress.com/2013/12/02/capita-allestero-che-quando-vuoi-fare-qualcosa-di/
http://nicolapreti.wordpress.com/2013/12/22/levoluzione-e-connettiva-a-tutto-campo/
#MVRDV
#Olanda
#Rotterdam
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Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l'energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C'è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee.
Se c'è qualcosa che posso fare, è mettere a disposizione l'esperienza, che mi deriva da cinquant'anni di mestiere, per suggerire delle idee e per far guizzare qualche scintilla nella testa dei giovani. Una scintilla di una certa urgenza, con una disoccupazione giovanile che sfiora una percentuale elevatissima.
Quindi con il mio stipendio da parlamentare ho assunto sei giovani, che ruoteranno ogni anno e che si occuperanno di come rendere migliori le nostre periferie. Perché le periferie? Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d'accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. Nel centro storico abita solo il 10 per cento della popolazione urbana, il resto sta in questi quartieri che sfumano verso la campagna. Qui si trova l'energia. I centri storici ce li hanno consegnati i nostri antenati, la nostra generazione ha fatto un po' di disastri, ma i giovani sono quelli che devono salvare le periferie. Spesso alla parola «periferia» si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città? Diventeranno o no urbane, nel senso anche di civili? Qualche idea io l'ho e i giovani ne avranno sicuramente più di me. Bisogna però che non si rassegnino alla mediocrità. Il nostro è un Paese di talenti straordinari, i giovani sono bravi e, se non lo sono, lo diventano per una semplice ragione: siamo tutti nani sulle spalle di un gigante. Il gigante è la nostra cultura umanistica, la nostra capacità di inventare, di cogliere i chiaroscuri, di affrontare i problemi in maniera laterale.
Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-06-18/il-rammendo-periferie-094517.shtml?uuid=ABBYPHSB
#RenzoPiano
Materials Council are the specialists in the research, comparison and selection of materials for architectural and interior applications. http://www.materialscouncil.com/
Un progetto unico in Italia, promosso da Confartigianato Marca Trevigiana e dalle proprie aziende associate aderenti: unità abitative in strutture bifamiliari, finite e realizzate secondo i criteri della bio-edilizia, del risparmio energetico e del comfort, consegnate, dalle fondamenta al tetto, ad un costo fisso di 1.000 €/ m².
http://www.confartigianatomarcatrevigiana.it/progetti/progetto-edilizia
Sfoglia il quaderno:
https://docs.google.com/file/d/0B-_-I-G2Y7IaOFkydktFTENrbFk/edit
#buone pratiche #architettura #casa low cost
Costruzioni in terra di Martin Rauch: http://www.lehmtonerde.at/en/
Costruire con il bambù:
http://www.geflechtundraum.de/
Il sito di Anna Heringer:
http://www.anna-heringer.com/index.php?id=9
Quando si sente parlare delle cause di formazione della muffa all'interno delle nostre abitazioni è sempre riconducibile alla scarsa ventilazione degli ambienti, al vapore acqueo generato nel bagno e nella cucina, e alle zone fredde causate dai ponti termici.
Immaginate quella povera casalinga che una volta arrivato il tecnico "illuminato" di turno che consiglia in ordine: di aerare i locali, di non mettere i mobili davanti alle pareti umide, di posare il cartongesso "miracoloso" e di installare un'impianto di aerazione, questa ci va in ansia con la schiuma alla bocca.
Dopo i tentativi di andare a comperare un "miracoloso prodotto" dal nome improbabile al centro commerciale contro la rimozione della muffa, riscontriamo che le "amiche" muffe rimangono prendendosi gioco di noi.
Ma allora quali possono essere le cause?
Le cause sono i materiali che stiamo usando per costruire le nostre case: cemento, cartongesso, isolanti in materiali plastici, resine chimiche, scarsa ventilazione, ecc.
Spendiamo denaro per comperare una casa con orientamento nord-sud o con la caldaietta autonoma, ma non sappiamo di cosa sono fatti i muri dove dormiamo alla notte o dove i nostri bambini giocano.
Un tempo le nostre case erano costruite con tetti di paglia e piccole finestre senza vetri: era normale che ci fosse un continuo ricambio d'aria.
Oggi invece, soprattutto per risparmiare energia, molti edifici sono costruiti con particolare attenzione all'isolamento in modo che l'aria non possa nè entrare nè uscire.
La volontà di risparmiare energia è lodevole, ma eliminare completamente il flusso d'aria non è una scelta del tutto positiva: i muri non respirano, dal tetto non filtra nulla e i materiali usati per isolare le case rilasciano quasi sempre sostanze acide all'aria che respiriamo.
I flussi dell'aria, la composizione dei materiali edili, il pH dell'aria e delle pareti potrebbero dare un contributo positivo, invece di complicare e ostruire.
Se imitassimo il modo in cui i sistemi naturali riescono a risolvere questi problemi potremmo davvero fare progressi verso la sostenibilità.
La maggior parte dei materiali impiegati di solito per costruire pareti e pavimenti aggrava l'effetto soffocante dell'isolamento, creando condizioni ideali per la proliferazione di muffe e funghi.
Pareti e pavimentazione dovrebbero quindi essere fatte di materiali contenenti carbonato di calcio.
Per esempio, per la composizione dell'intonaco interno all'abitazione si consiglia l'utilizzo di calce idraulica naturale oppure l'argilla perchè hanno delle buone caratterisiche di coibenza termica e di regolazione igrometrica.
Dobbiamo iniziare a mettere insieme le diverse informazioni che abbiamo, passando dagli isolanti ai materiali sostenibili, alla qualità dell'aria, alla salute, al progetto di un edificio più salubre.
Filmato dell'intervento di risanamento della muffa con prodotti naturali:
https://www.youtube.com/watch?v=WJXE6SQVK4Y
Progetto di ristrutturazione: arch. Nicola Preti
Realizzazione: impresa edile Edilfortuna
Per informazioni, consigli, scambi di idee, ecc: arch.nicolapreti(at)gmail.com
www.nicolapreti.com