Make&Mold BIO Vase

http://vimeo.com/93129332

Make&Mold BIO Vase, Rutger de Regt & Marlies van Putten

The Make&Mold Project started as a low cost thermoplastic modelling process, in order to reclaim industrial materials and technique's used in conventional plastic molding industry. This self-developed process is patented and consist of various intelligent production processes, based on a single wall molding technique. Make&Mold BIO vase (ENG) Due to the low processing temperature of the biodegradable granules we found a way to use a balloon as a flexible mold. After filling the balloon with biodegradable thermoplastic granules we sculpt the mold into an object. When the mold is dipped in hot water the granules melt and bond. After cooling we remove the balloon and a unique object is finshed.

http://www.handmadeindustrials.com

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buckylab

this blog is dedicated to the bucky lab from the TU Delft faculty of Architecture. Within the mastercourse we design, develop and at the end build architecture and building construction related prototypes. Its a "get your hands dirty" approach in which the students learn how to translate concepts from sketch into working prototypes. We try to live the spirit of buckminster fuller: what ever you can imagine, you can also build!

http://buckylab.blogspot.it/

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#architecture

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Come integrare le linee guida del Consiglio Nazionale degli Architetti per la riqualificazione delle scuole

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Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori si è espresso per la riqualificazione delle scuole:

"Il nostro appello al Governo, affinchè l'iniziativa di rigenerazione delle scuole possa essere pienamente realizzata senza ripetere l'esperienza negativa di Expo, è che il concorso d'architettura  diventi tout court lo strumento per scegliere i progetti - ed a questo proposito siamo pronti a fornire al Governo le nostre piattaforme digitali che rendono il concorso rapido ed economico - ; che i progetti sotto una certa soglia d'importo dei lavori siano riservati agli architetti under 35 e che, per scegliere i progettisti, si sperimentino selezioni sul merito e non sui fatturati o  su il numero di dipendenti".

Fonte: http://www.awn.it/AWN/Engine/RAServePG.php/P/271351AWN0300/M/31901AWN0306

Per integrare e ampliare le linee guida proposte dal CNA riporto la conversazione con Dianora Bardi: "Una scuola per formare i futuri cittadini digitali" 

http://www.vodblogsite.org/indice-blog/551-una-scuola-per-formare-i-futuri-cittadini-digitali-conversazione-con-dianora-bardi.html

dalla quale emerge che il cambiamento deve partire dalla didattica e dallo spazio dell'aula.

Riferimento normativo: D.M. 11/04/2013

IntelligentSchoolDesign2014

A look at the web's invisible infrastructures

<a href="[vimeo 95044197 w=500 h=281]" title="A look at the web's invisible infrastructures">A look at the web's invisible infrastructures

internet machine by timo arnall: a look at the web's invisible infrastructures

http://www.designboom.com/technology/internet-machine-timo-arnall-05-20-2014/?utm_campaign=daily&utm_medium=e-mail&utm_source=subscribers

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Una scuola per formare i futuri cittadini digitali - Conversazione con Dianora Bardi

Come gestire l'illimitatezza della creatività che ci è aperta dalle nuove tecnologie nel mondo del sapere?
Come organizzare la scuola, spazio del sapere globale?
Come calare la scuola nella città aumentandone la  resilienza e l'inclusione?
 
Per leggere la conversazione con la prof.ssa Dianora Bardi:
http://www.vodblogsite.org/indice-blog/551-una-scuola-per-formare-i-futuri-cittadini-digitali-conversazione-con-dianora-bardi.html
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Torno a scuola per progettare le nuove scuole

Assieme al gruppo Intelligent School Design (https://www.facebook.com/vod.differences) sono tornato a scuola per imparare a progettare le nuove scuole per gli alunni di oggi. Grazie a Sergio Los e al sindaco di Marostica Marica Dalla Valle ho potuto visitare la scuola materna di Crosara di Marostica.

E' un modello di edificio che rispetta le regole della natura, del clima e del luogo, con la capacità di favorire una didattica collaborativa e attiva. Gli spazi principali sono composti da:

-agorà:scalinata,

-serra: spazio di gioco e attività libere

-tetto verde: spazio di aggregazione e di gioco all'aperto, oggi purtroppo eliminato per le norme (sicurezza, vigili del fuoco, ecc).

Il tema centrale affrontato non è tecnologico (per esempio che protocollo usare CasaClima, Leed, Itaca, ecc), ma è antropologico http://it.wikipedia.org/wiki/Antropologia.

La scuola solare materna è un giocattolo per imparare.

L'architettura è regionale infatti ha un approccio bioclimatico e si adegua al clima temperato continentale.

Se vogliamo parlare di funzione tecnica è incassata nel terreno ed è climatizzata dal sole.

Se noi costruiamo un edificio interrato a due metri e mezzo la temperatura della terra è costante a 15- 16 gradi centrigadi.

La forma deriva dal paesaggio e dall'inclinazione del terreno.

L'architettura è fatta semplicemente per "andare in un bel posto".

 

Per imparare dal progetto: http://synergiaprogetti.com/it/istituzioni-educative/item/49-scuola-materna-crosara-di-marostica.html

Foto: https://flic.kr/s/aHsjXBayyf

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Mappa della conoscenza: progettazione generativa di Bassano Knowledge City

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Per intuire come possono evolvere i "nodi creativi" cioè i luoghi del sapere, ho rappresentato a mano la mappatura interattiva degli istituti scolastici http://umap.openstreetmap.fr/it/map/bassano-knowledge-city_8303#13/45.7858/11.6994.

Ho deciso di rappresentare la mappa come una sorta di carta del meteo con le isobare, sulle quali identificherò i valori di creatività attribuendo degli indici rappresentativi.

In base alle spinte offerte dai valori delle risorse naturali e dalle risorse umane, le isobare si modelleranno in base alle spinte positive o negative dei nodi, come un ciclone in evoluzione spinto da pressioni diverse.

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Affrontare felicemente le innovazioni

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Questo pezzo nasce dal brainstorming via Skype tra Giacomo Tomasini, Giuseppe Longhi, Linda Comerlati e Nicola Preti.
 
Il progetto BKC (Bassano Knowledge City) si sta evolvendo assieme alla sua agenda. Gli scopi dichiarati sono il decoupling (http://issuu.com/vod_group/docs/vod_article_15_lc) come rinnovo del sistema di produzione e delle infrastrutture urbane, cogliendo le innovazioni “distruttive” come nuove opportunità.
 
Il modello di progettazione è un sistema di apprendimento coerente con le politiche europee che ha l'obiettivo di aumentare il tasso di creatività attraverso l'individuazione dei luoghi della “città creativa”.
 
Per questo motivo sono state prese le mappe tematiche del comune di Bassano e trasferite in una mappa interattiva che utilizza la piattaforma http://umap.openstreetmap.fr/it/Potete vedere la mappa al link: http://umap.openstreetmap.fr/it/map/bassano-knowledge-city_8303#13/45.7858/11.6994
 
Abbiamo suddiviso i luoghi del sapere in livelli che raggruppano gli asili nido, le scuole dell’infanzia, le scuole primarie, le scuole secondarie di primo grado e le scuole secondarie di secondo grado. I luoghi della creatività sono stati suddivisi in musei, teatri e cinema.
 
 
Abbiamo poi mappato la connettività, individuando la rete wi-fi gratuita http://wifi.diesel.com/portal/desk/map.php, perché questa infrastruttura è importante per garantire la connettività delle persone (P2P), la connettività delle cose (M2M) e delle persone con le cose (P2M). È di ieri la notizia che agli internazionali di tennis di Roma le racchette sono state connesse a internet (http://www.repubblica.it/sport/tennis/2014/05/14/news/racchette_2_0-86158498/).
 
Il passo successivo sarà quello di integrare il modello “sistema di apprendimento” con l’uso sostenibile delle risorse.
 
Per capire questo abbiamo applicato una metodologia di progettazione che utilizza i principi proposti dall’UE:
-illimitatezza della creatività umana come bene illimitatamente disponibile,
-intangibilità delle risorse naturali che devono sempre essere ricostruite nel processo progettuale,
-resilienza e inclusività che sono la base di un modello di amministrazione "aperto".
 
Il nostro obiettivo è quello di minimizzare il consumo di risorse naturali, eliminando i rifiuti e le emissioni, producendo energia da risorse naturali, lavorando per l’autonomia alimentare, costruendo edifici ed infrastrutture a basso impatto e attivi.
 
Abbiamo iniziato con il calcolo dell’impronta ecologica per avere un’idea della misura di eccesso di pressione sul territorio di Bassano esercitata dall’uomo. Il valore ottenuto è di 34 volte maggiore rispetto alla capacità biotica del territorio. Questo dato ci permetterà di fare delle riflessioni sulle cause di questo eccesso.
 
Lo scopo ora sarà quello di abbassare la pressione ambientale e per farlo seguiremo gli standard al 2030 e 2050 dei programmi UE e di Rio+20http://www.uncsd2012.org/7issues.html
 
Il tema del progetto che emerge è quello della riconversione delle aree limitrofe ai nodi creativi, cercando di individuare gli stimoli innovativi, che lo strumento urbanistico esistente (PAT), con scopi obsoleti, non riesce ad individuare.
 
Al centro del progetto BKC Bassano Knowledge City ci deve essere la cloud che accoglie i cittadini e il sapere e collega le scuole, le biblioteche, i musei, ecc. ai luoghi della creatività e alla produttività della natura e lo comunica ai cittadini.
 
La nostra idea è quella di identificare la performance della nuova occupazione dando opportunità ai "nuovi comuni" (studenti e gestori della conoscenza) di coinvolgere le imprese locali per creare nuove opportunità di lavoro connesse ai mercati internazionali.
 
http://www.vodblogsite.org/indice-blog/549-affrontare-felicemente-le-innovazioni.html
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