Ti voglio raccontare di come nel 2010 ho progettato e costruito un capannone industriale di 3.000 mq.
La costruzione si trova a Buttapietra (VR) e riguarda un nuovo capannone per la produzione di impianti di irrigazione, con annesso punto vendita e uffici amministrativi.
Una volta conclusa la fondazione, l’impermeabilizzazione e gli impianti esterni, abbiamo avviato il cantiere per la costruzione dell’edificio con struttura a pannelli prefabbricati e isolati termicamente.
A seguire la cronologia del cantiere.
Prima fase: scavo, fondazioni e costruzione pilastri
Seconda fase: posa della copertura prefabbricata con isolamento termico
Terza fase: posa impianto fotovoltaico in copertura
Quarta fase: posa dei pannelli di tamponamento prefabbricati e isolati
Quinta fase: posa dei pannelli isolati per l’illuminazione naturale
Sesta fase: divisori interni, impiantistica e pavimenti.
In pochi mesi abbiamo ultimato l’edificio e avviato le attività di produzione.
Le strutture isolate del capannone sono state prefabbricate in stabilimento, la posa in opera è avvenuta senza errori o varianti.
Il concetto alla base di una tempistica così ridotta è l’industrializzazione della costruzione.
Con questo termine si intende la messa a punto di un sistema basato sulla progettazione integrata e l’ottimizzazione di tutti i processi costruttivi, la scelta di criteri razionali per la produzione e il coordinamento dell’opera.
Perché è importante industrializzare le costruzioni?
Perché il settore edilizio è rimasto arretrato rispetto all’evoluzione degli altri settori (si pensi alla medicina, all’automobilismo, all’alimentare, ecc), a discapito della qualità e della sostenibilità economica e ambientale delle costruzioni.
“Prima del 1989 nessuno sapeva come muovere una valigia su ruote. E’ difficile immaginare che nel mondo intero fino ad allora nessuno avesse avuto la maledetta idea di incassare le rotelle sotto un fondo rigido e aggiungere una maniglia estraibile in cima. E a inventare il trolley fu un tizio Robert Olath. In un istante convinse tutti che i loro vecchi bagagli erano assurdi. E’ così, anche se nel settore non c’era un gran margine di crescita lui lo creò perché nessuno più voleva le vecchie valigie.”
Il segreto per far evolvere il settore non è nel processo di produzione, ma è a monte nella fase di progettazione, coordinamento e organizzazione della costruzione.
Ciò che rende speciale un edificio industriale, non è il sistema costruttivo in sè, si tratta di una normale struttura prefabbricata, ma il processo industriale che viene attivato.
La produzione vera e propria avviene negli studi di progettazione (progettazione esecutiva, impiantistica, strutturale e di taglio) che permette l’ottimizzazione del processo di fabbricazione, assemblaggio e montaggio in cantiere.
Una progettazione con un edificio virtuale e condivisa concentra lo sforzo progettuale nelle fasi iniziali della progettazione durante le quali le eventuali modifiche non impattano in termini di costi.
Per capirlo meglio è utile fare un paragone con ciò che avviene nel cantiere tradizionale.
La modalità a cui siamo abituati è quella di preparare un progetto esecutivo e strutturale, e andare diritti in cantiere, dove regolarmente si presentano imprevisti, e si richiedono varianti e adattamenti. Ad ogni sforzo progettuale corrisponde un’azione di cantiere. Per esempio progetto il telaio strutturale e lo costruisco, predispongo il passaggio degli impianti, e procedo con i fori nella struttura. Il rapporto progettazione-costruzione è 1:1.
Al contrario, un cantiere di tipo industrializzato è solo il risultato finale di un’operazione di progettazione coordinata che è avvenuta a monte, basata su una modellazione tridimensionale. Numerosi sforzi progettuali vengono testati e ottimizzati e portano ad un’unica azione costruttiva. Il rapporto progettazione-costruzione è x:1, in cui maggiore è il valore delle x migliore sarà l’economicità e la qualità del costruito.
Tutti gli imprevisti riguardanti la costruzione sono già stati risolti a tavolino, prima ancora dell’inizio della produzione delle strutture. Ecco perché si abbattono tempi e costi di cantiere.
Come si progetta un capannone prefabbricato
La fase di montaggio avviene prima virtualmente sul modello 3D, e solo una volta che è ottimizzata passa al centro taglio. Il cantiere vero e proprio avviene nello studio di progettazione. In particolare sono risolti:
- le connessioni strutturali in ogni punto dell’edificio
- i ponti termici
- la tenuta all’aria
- l’isolamento acustico
- i passaggi impiantistici
- l’impermeabilizzazione.
Il cantiere vero e proprio consiste nell’assemblaggio meccanizzato, come se si trattasse della catena di montaggio di un’automobile, con processi di assemblaggio già predisposti, perfettamente programmati e controllabili.
Tutti i singoli componenti sono prefabbricati al coperto e il cantiere è la fase finale di montaggio, improntato alla precisione e alla rapidità.
La fase di cantiere passa da settimane (o mesi) a giorni.
Ecco spiegato come è possibile costruire un capannone industriale in tempi rapidi e senza errori.