Oggi i costi energetici per raffrescarsi nel periodo estivo sono molto elevati e per questo la richiesta di isolamento dal caldo è diventata una necessità alla pari dell'isolamento invernale. Nella pianura veneta l’incidenza dei costi per il raffrescamento estivo è pari al 40-50 % del fabbisogno energetico annuale.
Ma come fare? L'isolamento invernale è efficace anche nel periodo estivo? Come fare ad essere sicuri che un intervento di isolamento funzioni correttamente tutto l'anno?
In questo articolo cercherò di rispondere a queste domande e racconterò un caso pratico di isolamento efficace nel periodo estivo ed invernale con un materiale naturale come la paglia.
Un caso diffuso: il cappotto in polistirene
La pratica di isolare gli edifici con sistemi a cappotto a basso costo è diffusa in Italia.
La maggior parte di questi interventi è eseguita con isolamenti in polistirene, un materiale molto economico e veloce da posare. Questo materiale isola abbastanza bene in inverno, ma in estate non funziona. Il motivo è la sua bassa densità (in media 40 kg/m3) che non riesce a ostacolare il calore estivo.
Il polistirene è una materiale che di per sè è altamente combustibile e per questo nel processo chimico di produzione viene mescolato con sostanze antifiamma. Ma nonostante questo, per la sua composizione, il polistirene è un materiale che non resiste bene al calore.
Perché le pareti in pietra non sono una soluzione
Alcuni pensano che la pietra sia un materiale molto buono per isolare perché ha un’alta densità. Quante volte abbiamo sentito elogiare le vecchie case in pietra che in estate restano fresche.
Questo è vero ma solo in parte. Infatti la densità della pietra (dai 1.500 kg/m3 ai 2.100 kg/m3) è troppo elevata e funziona da conduttore per il calore tra l'esterno e l'interno della casa.
Le case di una volta avevano muri di spessore elevato, dai 60 cm in su, per questo l'alto spessore facilitava l'inerzia termica dei muri, cioè rallentava il passaggio del calore dall'esterno all'interno. Ma oggi nessuno si sognerebbe di costruire un edificio con murature in pietra da 60 cm.
Per questo motivo la soluzione di utilizzare materiali ad altissima densità non è adatta al nostro obiettivo.
Come progettare un buon isolamento dal calore estivo
Arriviamo al punto, se per il freddo in linea di massima tutti gli isolanti si equivalgono, per il caldo non è così. L'isolamento dal caldo dipende dalla scelta del materiale. La caratteristica principale di un buon isolante estivo è l'inerzia termica, che deve avere valori elevati, come si verifica con gli isolanti naturali.
Se ho un materiale con una buona inerzia termica avrò anche buoni valori di sfasamento, cioè il tempo che il calore impiega a passare dall'esterno all'interno del mio muro.
Gli isolanti naturali (paglia, canapa, cellulosa, fibra di legno) "hanno la capacità di assorbire/trattenere calore e rilasciarlo prima che lo stesso entri in casa. Questa proprietà è ritrovabile solo nei prodotti naturali che hanno inerzia termica (cioè una buona massa e bassa conduttività). Non è il caso del polistirene, poliuretano, fibra di vetro, ecc. che per la loro composizione, non possono garantire questi risultati.
Più l’inerzia termica è alta, maggiori sono le ore prima che il calore riesca ad entrare in casa." (Fonte: Ing. Riccardo Raimondo)
Il secondo aspetto da considerare è la valutazione dello spessore corretto dell'isolamento. Infatti i sistemi a cappotto per ogni materiale funzionano bene con un dato spessore. Oltre tale limite, l'aumento dello spessore non migliora più di tanto la capacità di isolamento termico delle murature ma costituisce solo una spesa inutile.
Come fa la paglia a proteggermi dal caldo?
La paglia (o la canapa) riescono a isolare bene dal calore estivo grazie alla loro composizione fibrosa formata da tante cavità vuote al suo interno e dalla densità che si aggira sui 120 kg/m3.
Fuori dal mio studio ho fatto costruire un modulo prefabbricato in balle di paglia pressate per studiare la capacità di isolamento dal caldo della paglia. Il modulo ha una parete di spessore 40 cm ed è stato esposto in pieno sole estivo pomeridiano.
Con una termocamera ho misurato le temperature della parete esposta al sole alle ore 5 del pomeriggio. Come si può vedere dall’immagine termografica, il lato esterno presenta un colore rosso che indica che la temperatura è alta. All’interno il colore è verde che indica una temperatura più bassa. Per la precisione ho riscontrato una temperatura pari a 53 °C sul lato esterno del muro in paglia e una temperatura decisamente più bassa, pari a 33°, su lato interno equivalente alla temperatura dell’aria esterna.
In fase di progetto, il valore dello sfasamento è superiore alle 16 ore (il tempo che il calore esterno impiega a entrare all’interno dell’edificio).
Se si entra nel modulo in paglia la sensazione è straordinaria. Nonostante la porta e la finestra siano senza serramento e il modulo sia molto piccolo, si percepisce subito una temperatura più bassa rispetto all'esterno e una sensazione di fresco.
I vantaggi di isolare con i materiali naturali
Invece di installare un nuovo condizionatore, è più intelligente investire in un isolamento con materiali naturali che vi darà questi vantaggi:
isolamento dal caldo estivo
isolamento dal freddo invernale
minori spese energetiche per gli impianti
alta traspirabilità dei muri e assenza di formazione di muffe o umidità
salubrità dell'aria interna
sostenibilità dei materiali (la paglia e la canapa sono scarti agricoli a basso costo e di origine completamente vegetale)
Inoltre se l'intonaco interno di un muro in paglia viene fatto con l'argilla ottengo un “condizionatore naturale” in quanto l'argilla riesce a regolare l’umidità interna. Infatti l’argilla assorbe in media 10 gr di umidità per ogni metro quadrato di intonaco e riesce quindi a ridurre la sensazione di caldo afoso che si percepisce d'estate nelle nostre zone.
CONTATTAMI per capire qual è la soluzione giusta per isolare dal caldo il tuo edificio.