Ho intervistato Andrea, un ingegnere di Verona, che ha deciso di ristrutturare l'abitazione dove andrà ad abitare con i materiali naturali, e lo ha fatto in parte da solo.
NP: Sono qui con Andrea che sta ristrutturando il suo appartamento con i materiali naturali. Grazie Andrea dell'intervista che mi rilasci oggi riguardo la tua esperienza.
A: Grazie a te Nicola e grazie per i consigli che mi hai dato.
NP: Mi fa piacere che i consigli ti siano serviti per poter ristrutturare il tuo appartamento per il tuo benessere.
Che cosa mancava alle altre offerte presenti sul mercato per fare questo tipo di intervento?
A: Innanzitutto a livello di risultati, di isolamento e di trasmittanza raggiunta, probabilmente non mancava niente. Mancava però qualcos'altro, probabilmente a livello di salubrità e di fattori non quantificabili che si riflettono comunque sul benessere di chi viene ad abitare.
Per questo intervento ho utilizzato un po' un approccio da architetto. Leggendo anche quello che pubblichi, e leggendo un po' qualcosa di architettura, ho iniziato a pensare anche alla filosofia dell'intervento.
Ovvero la prima cosa da fare non è tanto pensare a quale livello di trasmittanza voglio raggiungere, ma chiedersi per chi è questa casa e chi è che deve venire a starci.
La prima esigenza che ho individuato è che deve essere una casa accogliente, per la mia famiglia, una famiglia di 4 persone formata da me, due bimbe piccole e mia moglie con un bimbo in arrivo. Tutto quello che ci aspettiamo è che la casa sia accogliente. Siamo andati via da diverse case in cui sono stati fatti degli interventi edilizi, anche recenti, sbagliati.
NP: Interventi sbagliati in che senso?
A: Sono stati trascurati dettagli importanti. La prima casa in cui sono stato quando sono andato ad abitare da solo, era ristrutturata da poco, si trattava di un vecchio edificio rurale ristrutturato con un cappotto esterno. Era stato ignorato totalmente il problema, già noto, dell’umidità di risalita all'interno.
NP: Una situazione per nulla confortevole.
A: Ci siamo ritrovati ad un certo punto che la camera da letto era inutilizzabile e l’aria era irrespirabile.
NP: Qui siamo nella futura camera da letto, tutti gli intonaci sono stati fatti in argilla ed è stato fatto un isolamento in fibra di legno da 8 cm che verrà fatto anche nel soffitto. Si vede la struttura in legno utile ad evitare che il calore della stanza esca dal tuo involucro.
Cos’è che ti ha fatto scegliere questo tipo di materiali naturali?
A: Le prestazioni termiche in primo luogo. Con 8 cm di spessore di fibra di legno riesco ad ottenere un livello completamente soddisfacente di isolamento termico (con un valore di conducibilità termica λ di 0,42 W/mK. Nelle simulazioni dei ponti termici fatte negli angoli e nei punti critici, riesco a mantenere una temperatura superiore o uguale ai 19 grandi, decisamente superiore alle condizioni nelle quali si verifica la condensa superficiale e la formazione di muffa. Oltre a ciò, mi aspetto che questo tipo di intonaco in argilla abbia rispetto gli intonaci comuni una maggiore igroscopicità, che mi faccia stare meglio durante l’estate. L’argilla è un materiale con caratteristiche tattili e visive diverse.
NP: Qui dentro abbiamo un colore terra che dà una sensazione piacevole, no?
A: Si, la sensazione tattile rispetto al cemento è molto differente, è molto più piacevole lavorare con l’argilla.
NP: Hai avuto la possibilità di lavorare in prima persone in cantiere e hai potuto stendere da solo l’intonaco. Tra l’altro senza avere problemi di sicurezza; per esempio, l’acqua che usi per impastare la puoi buttare in giardino essendo un prodotto di scarto del tutto naturale. In questo momento sei in una fase intermedia del cantiere, perciò potrò venire alla fine dei lavori per vedere quali sono i benefici che stai provando nell’utilizzare materiali naturali come la fibra di legno e l’argilla e per capire il comfort che hai all’interno.
quali benefici hai ottenuto con i materiali naturali?
A: Volentieri, sarebbe interessante provare con il termometro a misurare temperatura ed umidità e verificare la tenuta dei serramenti. Nel frattempo abbiamo verificato che pur in assenza dei serramenti e con le tapparelle abbassate il clima era molto confortevole, anzi, nel punto in cui abbiamo raggiunto le massime temperature dell’acqua di riscaldamento a pavimento c’era addirittura caldo. Benché siamo in dicembre e non fossero stati istallati i serramenti!
NP: Per il momento hai già dato informazioni utili sulla tua esperienza. Ti ringrazio ancora per la tua testimonianza e magari ne faremo un’altra più avanti, per adesso buon cantiere e buon lavoro!
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