Volume #38 Preview

#smartcitizens

Volume #38 intervista Ada Colau (http://es.wikipedia.org/wiki/Ada_Colau)

Come potrebbe essere il ruolo degli architetti nella ridefinizione dei nuovi modelli abitativi?

Ada Colau risponde:

"La cosa più importante è non pensare separatamente la società. In questo senso, le università stanno facendo un errore individuando professioni seguendo un modello neoliberista.

Questo finisce per convertire tutto in una carriera professionale individualistica, quando in realtà stiamo parlando di discipline con una funzione sociale evidente. Forse la cosa più importante per gli architetti, come cittadini, è quello di avvicinarsi alla società, mescolarsi con la gente e contribuire, ovunque essi possono essere più utili.

Essi saranno facilmente trovare il modo di mettere le loro conoscenze e competenze al servizio di tutto ciò che deve essere fatto.”

#smartcitizens

Volume #38 Preview

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Come sarà la tua prossima casa?

Bella responsabile ed efficiente, come il suo proprietario!


Cosa:

Circa un terzo degli edifici italiani è stato costruito prima degli anni ‘60. Molti di questi edifici hanno un forte valore culturale e paesaggistico, ma continuano ad utilizzare sistemi energetici inefficienti, non in linea con le attuali indicazioni europee e italiane di sostenibilità ambientale.

Questo progetto propone una soluzione a questo problema:

mantenere e rafforzare la qualità architettonica dei nostri territori e innovare l’edilizia perché sia a energia quasi zero.

La soluzione nasce dall’osservazione e imitazione della natura. Nel nostro territorio ci sono moltissimi casi simili: il processo progettuale di questo intervento può essere replicato attraverso il coinvolgimento dei consumatori e dei progettisti.

 

Il committente:

Il progetto prevede il recupero di un edificio agricolo e la sua conversione in residenza/studio. L’idea di casa immaginata dal committente è uno spazio che sia al tempo stesso piacevole e  riflessivo, attraverso il costante legame con la natura circostante, vera protagonista del luogo.

Dove:

Ci troviamo in una zona panoramica prestigiosa di Verona chiamata La Cola, zona agricola vincolata, digradante verso la pianura e le aree di fondo valle. Il territorio è caratterizzato dalle dorsali panoramiche, dagli antichi terrazzamenti in pietra a secco, dai vigneti dagli uliveti e dai boschi cedui.

Come:

Abbiamo ripreso la figura dei tradizionali muri a secco in pietra in modo che la casa si inserisca nel paesaggio in modo “naturale”. Inoltre attraverso ampie aperture la luce naturale e il verde sono parte integrante dell’interno. L’ampliamento cerca di conservare i caratteri formali della struttura originaria riducendo gli interventi edilizi allo stretto necessario.

L’interno della casa è uno spazio riflessivo e  legato con la natura attraverso lo studio delle aperture. Le dimensioni delle finestre cambiano in base alla peculiarità del panorama. L’elemento principale del progetto diventa una fessura verso valle, che esalta la visuale panoramica della città. La composizione dei fori risulta armonicamente inserita in ogni facciata legata ad esigenze funzionali e di richiamo agli elementi naturali permettendo di dare visioni diverse del contesto.

Che materiali useremo:

I materiali utilizzati con le loro tonalità sono quelli tipici che possiamo osservare nel paesaggio collinare e cioè la pietra e il legno, , che danno un senso di forte radicamento al luogo.

L’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale:

Gli edifici residenziali consumano circa il 28% dell’energia totale in Europa. La strategia Europa 2020 indica che entro il 2020 dovremo ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica, aumentare del 20% l’efficienza energetica, aumentare del 20% l’energia prodotta da fonti rinnovabili (rispetto al 1990).

Per questo abbiamo deciso di utilizzare un sistema di edificio a energia quasi zero (NZED, Programma EE2015 Buildings design for new highly energy performing buildings-Horizon 2020).

Il progetto utilizza tecnologie per garantire la qualità dell’aria interna e del comfort, un design adattato al clima locale e al sito, sistemi costruttivi passivi, che riducono la necessità di impianti di riscaldamento e raffrescamento, e soluzioni attive che coprono il fabbisogno energetico con energie rinnovabili. La gestione energetica dell’edificio funzionerà con sistemi di riscaldamento e ventilazione altamente efficienti valutando le differenze tra consumi previsti e l’effettivo rendimento energetico.

Costruzione:

La casa sarà realizzata con struttura massiccia in calcestruzzo armato isolato rivestito di pietra, cioè realizzeremo una casa passiva, riducendo i costi senza compromettere la qualità facilitando l’installazione e il riuso dei componenti. La prefabbricazione in fabbrica riduce i tempi di costruzione e migliora la salute e la sicurezza in cantiere, è adattabile alle singole soluzioni di ristrutturazione e abbassa i costi di costruzione con un breve tempo di ritorno sugli investimenti per gli utenti finali.

Consapevolezza dei consumatori:

Il consumo responsabile dell’energia domestica è facilitato da strumenti di auto-monitoraggio, per aiutare i consumatori a leggere e capire la loro bolletta energetica o a partecipare a comunità progettuali di energia rinnovabile, come applicazioni per smartphone o giochi veri e propri.

 

Team di progetto:

Arch. Nicola Preti

Designer Francesca Fagnani

Ing. Marco Terrabuio

http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/it/

Attribuzione 3.0 Italia (CC BY 3.0 IT)

Come riutilizzare una ferrovia dismessa? Facendo un mercato itinerante

Amílcar Ferreira e Marcelo Fernandes hanno proposto la conversione di linee ferroviarie abbandonate in un mercato itinerante.

Il progetto riporta in uso le reti di trasporto preesistenti che si trovano in uno stato di abbandono, dando loro una nuova funzionalità.

Una volta fondamentali per la distribuzione di beni e persone in tutta la città, i sistemi distributivi potrebbero offrire una connessione ai quartieri. Potremmo immaginare un mercato autosufficiente meno inquinante che distribuisca i prodotti in modo ecologicamente sostenibile. 

#parigi #buonepratiche #smartcities

tradotto da: http://www.designboom.com/architecture/disused-railroad-la-petit-ceinture-becomes-itenerant-market-01-31-2014/?utm_campaign=daily&utm_medium=e-mail&utm_source=subscribers

nicola preti