Dall’ultimo numero di Volume intitolato “The Shape of Law” si discute il tema sulla condizione della legge: “E’ legale, ma è legittimo? E’ legittimo, ma è legale?”

Queste sono domande raramente discusse in materia di architettura pubblica e nella progettazione urbana. Eppure, gli architetti o i gestori della conoscenza hanno a che fare con le regole e i regolamenti e l’architettura è in gran parte definita da loro.

A questo punto ci dobbiamo chiedere:

Quali sono le diverse strategie per affrontare i problemi giuridici, evitando di sovvertire o cambiare la legge?

Poiché alla fine la legge è troppo importante per essere lasciata agli avvocati.

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Volume #38 intervista Ada Colau (http://es.wikipedia.org/wiki/Ada_Colau)

Come potrebbe essere il ruolo degli architetti nella ridefinizione dei nuovi modelli abitativi?

Ada Colau risponde:

"La cosa più importante è non pensare separatamente la società. In questo senso, le università stanno facendo un errore individuando professioni seguendo un modello neoliberista.

Questo finisce per convertire tutto in una carriera professionale individualistica, quando in realtà stiamo parlando di discipline con una funzione sociale evidente. Forse la cosa più importante per gli architetti, come cittadini, è quello di avvicinarsi alla società, mescolarsi con la gente e contribuire, ovunque essi possono essere più utili.

Essi saranno facilmente trovare il modo di mettere le loro conoscenze e competenze al servizio di tutto ciò che deve essere fatto.”

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