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E oggi, un altro sogno che si realizza, la visita al TU Delft, una delle più prestigiose università di architettura e di urbanistica al mondo. http://www.tudelft.nl/

 (https://it.wikipedia.org/wiki/Universit%C3%A0_tecnica_di_Delft)

Gli spazi interni sono attrezzati con tavoli di grandi dimensioni, per poter realizzare modellini, leggere, lavorare al computer e disegnare. I modelli realizzati vengono esposti nelle sale del piano terra in scaffali e in appositi spazi per essere mostrati.

Gli spazi di passaggio del piano primo sono organizzati per essere utilizzati anche per altre funzioni. Ad esempio c’è un esposizione permanente di sedie di design.

Più che un’università sembra di essere in un laboratorio, officina, industria creativa, in cui si respira la voglia di sperimentare e di fare.

Mi sembra di essere nella bottega di architettura di Vittorio di Turi (collaboratore per tanti anni di Renzo Piano), dove ho svolto da laureando il tirocinio.

Quello che mi è piaciuto è stato leggere il codice d’onore della scuola: “idee, ambizione, talento, capacità, potenzialità, sfida, conoscenza”.

Cari nostalgici amanti del made in italy, fuori c’è un mondo che è cambiato e ha fame di talento e di innovazione…

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No matter try again fail again fail better / Non importa provare di nuovo, fallire ancora, fallire meglio.

Job Koelewijn.

Rotterdam

www.nicolapreti.com

Fabbrica Rotterdam

Fabbrica struck us as the most convenient name for this new Italian restaurant. Fabbrica meaning factory in Italian, we envisioned the canteen of a very special factory: a very romantic factory where pleasure is produced for guests. Like in the canteen of a factory you will find long tables and benches at Fabbrica, but than colored in Italian ice-cream shop style colors: pink and pistachio green.

http://www.tjep.com/studio/works/interiors/fabbrica-rotterdam

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Questione di spazi, al centro ci sono le persone.

La casa è sempre meno specializzata. Gli spazi e le soluzioni distributive devono interpretare usi diversi nel corso della giornata e delle stagioni.

In base alla richiesta del committente ho cercato di definire uno spazio di vita che fosse variabile durante l’arco della giornata. L’appartamento è composto da una cucina, una zona giorno, due bagni e due camere da letto.

Un elemento di arredo fisso funge da guardaroba e da armadiatura, dividendo lo spazio in diversi ambienti. Questo elemento puo’ essere fruito da entrambi i lati, in base alle esigenze.

Lo spazio centrale del corridoio è l’elemento d’unione tra la zona giorno e la zona notte.

Con la designer Francesca Fagnani

@francescafagnani 

www.nicolapreti.com