Il 90% del patrimonio immobiliare in Italia è in classe energetica F o G, nonostante la compravendita di case in classe A e B sia in crescita del 10% nel 2016. Questo è quello che risulta da una recente indagine che ha coinvolto 500 agenti immobiliari su tutto il territorio italiano sull'andamento del mercato immobiliare nelle città.
Quindi se hai appena fatto una certificazione energetica per vendere il tuo immobile e la classe che hai per le mani è una classe G, non disperare perché sei in bella compagnia. Nel 2016, il mercato delle compravendite di immobili è stato dominato dagli edifici in classe F e G. Solamente l'11% degli edifici ristrutturati ricade nelle prime tre classi energetiche.
PERCHÉ IL 90% DELL'EDILIZIA ITALIANA È IN CLASSE F e G?
Il motivo di questa situazione di mercato è la scarsa sensibilità al risparmio energetico da parte dei proprietari di immobili.
Il patrimonio edilizio esistente in Italia è di circa 13,6 milioni di fabbricati esistenti, di cui l'87% destinati al residenziale. Oltre il 60% di tale parco edilizio ha più di 45 anni, ovvero precedente alla prima legge sul risparmio energetico, la 373/1971.
Di questi edifici, oltre il 25% registra consumi annui da un minimo di 160 kWh/mq anno, ad oltre 220 kWh/mq anno. Per avere un termine di paragone pratico, basti pensare che un edificio del 1960 che ho ristrutturato ha raggiunto la classe A2, e consuma ora solamente 80 kWh/mq anno.
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI
La vendita di un immobile in classe F o G può essere naturalmente una causa di deprezzamento. Per fortuna sono ormai consolidati alcuni interventi di riqualificazione energetica che permettono in breve tempo, e a costi ragionevoli, di migliorare il valore di mercato del proprio edificio. Inoltre gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici possono essere attuati con la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali.
Le indagini dimostrano che nelle ristrutturazioni i costi extra per la riqualificazione energetica sono il 10-15% rispetto all'importo totale. Questi interventi permettono di incrementare considerevolmente il valore dell'immobile e inoltre comportano risparmi nei consumi nell'ordine del 35%, oltre a migliorare il comfort di chi utilizza l'immobile.
Oltre all'aspetto economico, i vantaggi che i proprietari riscontrano dopo un intervento di miglioramento energetico sono i seguenti:
riduzione delle bollette energetiche, a fronte di un consistente aumento del comfort delle abitazioni;
migliore consapevolezza degli utenti nella gestione degli impianti, con conseguente risparmio delle bollette;
miglioramento del comfort interno con la riduzione delle spese sanitarie.
INTERVENTI DI ISOLAMENTO PER MIGLIORARE LA CLASSE ENERGETICA
In base alla mia esperienza di progettista, indico alcuni interventi rapidi ed efficaci per migliorare la classe energetica con l'isolamento termico.
Isolamento del sottotetto con la cellulosa
Isolare il sottotetto con la cellulosa si è rivelata una soluzione economica e veloce per un immobile messo a reddito con affitto turistico, sul lago di Garda. I proprietari si erano rivolti a me per prolungare l'affitto anche nelle stagioni intermedie e, con tale isolamento, è stato possibile fornire riscaldamento a basso costo e limitare le perdite di calore dal tetto.
Di cosa si tratta esattamente? La cellulosa è carta di giornale recuperata e sminuzzata che viene posata in fiocchi senza bisogno di additivi. Si crea una specie di materassino soffice che ha un alto potere isolante termico perché riesce a ingabbiare nel volume molta aria, e come si sa questo produce un effetto di isolamento dal freddo.
Come avviene l'intervento? In primo luogo il progettista deve fare una diagnosi energetica con strumenti adeguati come la termocamera a infrarossi. Si tratta di una macchina che serve per fotografare i flussi di calore e per vedere se ci sono punti di perdite o infiltrazioni di umidità. Una volta accertate le condizioni e calcolato lo spessore di cellulosa necessaria, l'impresa è in grado di posare l'isolamento di cellulosa in poche ore attraverso un piccolo foro nel tetto.
Il risultato è stato l'isolamento della copertura in pochi giorni, senza bisogno di montare impalcature e senza l'utilizzo di materiali pesanti che mettono a rischio la tenuta strutturale.
Isolamento dell'appartamento dall'interno
Un cliente che abita in condominio mi ha contattato perché desiderava isolare termicamente il proprio appartamento, ma naturalmente non aveva la possibilità di fare un cappotto esterno visto che la facciata è di proprietà condominiale.
Come risolvere il problema? Ho proposto di progettare un cappotto termico all'interno dell'appartamento, sul lato interno dei muri. Questo è un intervento che si applica in casi particolari, appunto come nei condomini, ma la cui efficacia è altamente comprovata dagli studi tecnici dell'Associazione nazionale per l'isolamento termico e acustico (ANIT).
Nel nostro caso ho progettato un isolamento interno in pannelli di fibra di legno fissati a parete e poi intonacati. Il risultato è che si guadagna in benessere, isolando con pochi centimetri (da 4 a 8 cm), perché scompare la sensazione di "frigido" e si abbassano i consumi per il riscaldamento. L'effetto visivo finale è in tutto identico a una normale parete tinteggiata e non ci sono problemi per appendere quadri o pensili alle pareti isolate.
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