Intervista a Emanuele Bonifazi, tecnico competente in acustica
L'isolamento acustico della casa è il problema più subdolo e invisibile, e rischia di trasformare la tua futura casa dei sogni nella tua casa da incubo.
Se stai per investire i tuoi soldi nel progetto di un edificio con più unità abitative, oppure in un edificio turistico, come affittacamere, b&b, alberghi, ecc., dovresti leggere l’intervista a Emanuele Bonifazi.
Emanuele Bonifazi ha sempre lavorato nel campo dell'acustica applicata all'edilizia.
Negli ultimi anni ha seguito numerosi progetti di case passive come tecnico competente in acustica per affiancare l'operato di progettisti e imprese.
Ha avuto numerosissime esperienze di progetti ad alte prestazioni, e oggi sostiene l'importanza di affiancare le conoscenze teoriche all'esperienza applicativa in cantiere.
Ho intervistato Emanuele per capire come progettare l'isolamento acustico di un edificio nuovo o la ristrutturazione di un edificio esistente.
N: Ciao Emanuele, qual è la tua formazione specifica come tecnico competente in acustica?
E: Ho conosciuto l'acustica nel '99 ho lavorato per l'ARPA e successivamente ho svolto incarichi di ricerca in laboratorio sull'acustica in edilizia. Attualmente sono responsabile tecnico presso un'azienda produttrice di materiali isolanti, fonoassorbenti e resilienti.
N: Inquinamento acustico, il tema è estremamente affascinante e complesso. Quando un committente vuole investire nel progetto della nuova casa, di solito inizia a concentrarsi sulla disposizione delle stanze, o sull'efficienza energetica, ma si dimentica il ruolo dell'acustica.
Da cosa dovrebbe iniziare il committente, per avere un progetto che lo soddisfi dal punto di vista acustico? Cosa deve richiedere al suo progettista?
E: Il committente è colui che paga e ha le giuste pretese di acquisire un immobile privo di vizi. L'acustica è un requisito di igiene che va progettato a monte. Il committente dovrà richiedere innanzitutto il rispetto dei requisiti normativi previsti (DPCM 5-12-1997 – Requisiti acustici passivi degli edifici). Si tratta di una legge che stabilisce i requisiti per gli edifici residenziali, e non solo.
In secondo luogo il committente deve pretendere una protezione acustica dai rumori esterni, proteggersi da sorgenti impattanti e quindi preoccuparsi del miglioramento acustico dell'involucro esterno, che vada oltre i requisiti di legge.
Il consiglio per il committente è di pretendere anche il contenimento dei rumori che si percepiranno nella propria abitazione, per vivere una situazione di convivenza accettabile con i vicini. Lo si può ottenere aumentando le prestazioni di isolamento delle partizioni che dividono il proprio alloggio dai confinanti.
Questo significa ottimizzare il pacchetto isolante parete + solaio.
Ricordo che posso ottenere l'isolamento acustico anche con pareti sottili, non necessariamente devo usare pareti in calcestruzzo massive. Grazie alla progettazione si possono economizzare le soluzioni costruttive.
Anche l'impiantistica è molto importante, infatti oggi le nostre case sono piene di impianti.
Quindi, in linea generale, non solo rispettare i valori minimi delle norme ma anche richiedere di aumentare i requisiti del progetto.
N: Una cosa molto importante, l'isolamento acustico non è frutto del caso ma si può progettare.
Come la pensi quando vai in cantiere e vedi le imprese che fanno fori ovunque e non rispettano il progetto?
Il committente che acquista casa avrà un buon risultato rispetto al suo investimento?
E: La direzione lavori è fondamentale per avere un buon risultato. Non basta un buon progetto, serve una realizzazione a regola d'arte.
L'esecuzione delle opere acustiche richiede una meticolosità maggiore rispetto ad altre lavorazioni di cantiere, come ad esempio l'isolamento termico.
Infatti, il rumore si propaga dove c'è un passaggio d'aria anche piccolo. Se pensiamo che ho il foro in una parete in quel punto non ho più uno schermo e passa l'aria. Se passa l'aria sicuramente passerà il rumore, si tratta di un cosiddetto "spiffero acustico".
Per questo la fase realizzativa va sempre seguita da un professionista esperto in acustica "applicata".
Io mi occupo di edilizia e bonifiche acustiche, e guido il posatore verso la realizzazione ottimale per ridurre gli errori.
Quando si va a costruire una casa in legno ad alte prestazioni nulla può essere improvvisato.
Il progettista incaricato dal committente non può fare tutto da solo ma deve essere accompagnato da altre figure per avere le massime competenze.
Quando si va a realizzare un nuovo edificio e si punta alla qualità bisogna avere un team di persone esperte.
N: Il cantiere è un po' come una giungla, più cose hai progettato a monte e meno imprevisti avrai in cantiere, meno costi dovrai sostenere. Serve un team di progettisti esperti per evitare gli imprevisti che tu hai appena citato.
Hai riscontri nei cantieri che vedi ogni giorno?
E: La mia esperienza personale in alcuni cantieri certificati Arca o Casaclima è che i risultati sono stati ottenuti grazie alla sinergia delle figure interessate: progettista, direttore dei lavori, termotecnico, strutturista, e naturalmente tecnico acustico.
Il tecnico acustico non va chiamato in corso d'opera ma all'inizio, perché è una figura che si deve interfacciare con tutti, soprattutto con lo strutturista, per avere un buon isolamento acustico.
In questi cantieri ad alte prestazioni, ogni due settimane si fa un tavolo tecnico con il direttore dei lavori come moderatore e decisore, assieme a tutti i professionisti e le imprese che devono svolgere le varie lavorazioni.
I lavori procedono sempre rispettando il cronoprogramma per arrivare ad un risultato certo.
Quindi il consiglio che mi sento di dare ai committenti sulla base della mia esperienza di cantiere è di fare attenzione che la squadra sia in sintonia e che le diverse figure riescano a comunicare tra loro senza problemi.
Il rischio che corri se mi risparmi poche migliaia di Euro per i professionisti è che poi devi mitigare un problema di costruzione.
Infatti il rumore è il secondo problema di cause civili in Italia.
L'inquinamento acustico e l'isolamento acustico si possono misurare e quindi la prestazione acustica di una struttura è facile da accertare.
Per risanare a volte si spende 10 volte tanto quella che sarebbe stata la spesa per l'incarico del tecnico acustico.
Bisogna sempre progettare per prevenire i vizi di costruzione, e investire nei tecnici specializzati.
Il committente dovrebbe avere una checklist per controllare i vizi e per ognuno avere la lista dei tecnici che vanno coinvolti per prevenire quel problema.
Vanno organizzati tavoli tecnici assieme al cliente che giustamente pretende di raggiungere una determinata prestazione acustica, ad esempio il committente di un albergo o di un condominio, con tante unità abitative confinanti.
N: Quali possono essere i tuoi consigli per avere alte prestazioni acustiche in un solaio o in una parete?
E: Prima di tutto per raggiungere alte prestazioni bisogna porsi l'obiettivo che si desidera raggiungere.
Col progettista bisogna prima di tutto discutere del materiale di partenza per la struttura.
Avrò una struttura in calcestruzzo armato o in legno x-lam, o in legno a telaio, o in acciaio, ecc.
In tutti i casi è possibile ottenere una prestazione ottimale.
Poi su quella struttura andiamo ad addossare rivestimenti acustici interni o esterni.
Se ho una struttura in legno, lo spessore dei rivestimenti per l'isolamento acustico dovrà essere maggiore perché il legno è meno massivo per esempio del calcestruzzo armato.
Il primo consiglio è quello di progettare rivestimenti interni senza recare danno alla struttura portante, ad esempio contropareti in cartongesso, in laterizio, contropareti leggere o pesanti, che mi servono anche per alloggiare il passaggio degli impianti. Le contropareti dovranno compensare le perdite acustiche dovute alle scatole elettriche, ai collettori ecc. Tutta l'impiantistica che passa tra la struttura e la controparete è un punto di perdita perché va a indebolire la pelle, il rivestimento delle strutture.
In secondo luogo bisogna distinguere tra materiali fonoisolanti e fonoassorbenti, ma questo punto magari potremo approfondirlo in un secondo momento.
Per quanto riguarda i materiali naturali, posso usarli per l'isolamento acustico, ma attenzione! Ci vuole una competenza superiore perché ci sono pochi studi tecnici su questi materiali. È importante che il tecnico acustico abbia esperienza specifica sui materiali naturali.
Concludo dicendo che il committente ha ragione ad avere la pretesa che venga rispettato il requisito dell'isolamento acustico nel proprio edificio, ovviamente se ha investito nella progettazione e nella consulenza di tecnici specializzati.
Avere un progetto, potrebbe darti un reale vantaggio per vivere bene all’interno della tua casa.
Se vuoi iniziare subito ma pensi di non avere una strategia adeguata, puoi chiedermi una consulenza qui:
https://www.nicolapreti.it/richiedi-una-consulenza
Da 14 anni ormai, mi occupo solo di questo: accompagno i committenti a progettare la loro casa naturale.
Ti aspetto!