Lavoro nella Città Intelligente
Per andare a lavorare non servirà più l’auto, ma internet e il cervello!
La gente spende circa il 30% del loro tempo in viaggio per andare a lavorare. Il primo progetto pilota potrebbe essere la creazione di Smart Work@ Verona Smart City.
Ogni giorno diversi chilometri di ingorghi bloccano le entrate per il centro urbano.
Verona Smart City quindi punta ad un centro di Lavoro Smart vicino alle case dei dipendenti che normalmente sono bloccati nel traffico.
Un’altra caratteristica è che i centri Smart Work avranno un sistema di telepresenza, consentendo la più alta qualità di video-conferenza attualmente disponibile.
I cittadini potranno confrontarsi con la possibilità di lavorare in modo più flessibile e soprattutto vicino alle loro case!

Le caratteristiche dei nuovi spazi del lavoro:
-flessibili
-intelligenti
-realizzati in spazi insoliti (negozi, alberghi, comuni, biblioteche, aziende)

Obiettivi:
-offrire alternative al traffico congestionato
-ridurre del 20% il traffico urbano
-realizzare Smart Work Center aperti 24 ore al giorno
-spazi del lavoro flessibili
-dotare ogni quartiere di almeno un Smart Work Center
#smartworking #smartworkcenter #telepresence

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La via della bellezza

E’ il riconoscimento di un aspetto di noi stessi che ci stupisce e ci commuove allo stesso tempo. E’ in questo riconoscimento che le forme svolgono pienamente il loro ruolo e che raggiungono la bellezza.

Ernesto N. Rogers diceva:”Io voglio una casa che mi assomigli, che assomigli alla mia umanità. In bello”.

Bellezza e felicità si corrispondono. 

La bellezza ci rende felici perchè ci rivela la nostra natura.

Percio’ viva la semplicità e lo stupore delle cose elementari che hanno sempre contraddistinto l’Italia.

Nella foto Jesolo beach

Lo stupore delle cose elementari

"Parafrasando Loos voglio dire che quando verrà alla ribalta una generazione di architetti capace di fare architettura in accordo con la realtà e con la conoscenza, nascerà una nuova architettura in cui tutti riconosceranno una nuova cultura. 

Oggi quella che ho chiamato architettura di evasione o architettura commerciale, per sopravvivere produce forme che invecchiano rapidamente perchè non trovano riscontro con la realtà”

A. Monestiroli, La ragione degli edifici

E se gli italiani avessero colonizzato l'America al posto dei britannici / What if the Italians had colonized America instead of the British

Just imagine how different America might have been if the Italians had invaded instead of the British. When the all-new, bigger FIAT® 500L shows up, things g…

Just imagine how different America might have been if the Italians had invaded instead of the British. When the all-new, bigger FIAT® 500L shows up, things get a whole lot more fun.

Freedom to move and room to evolve. Introducing our 5-door offering from FIAT USA. A combination of standout Italian design and exceptional, everyday functionality make the FIAT 500L an inspiring addition to the FIAT 500 family.

E se gli italiani avessero colonizzato l'America al posto dei britannici / What if the Italians had colonized America instead of the British

#passivehouse: efficienza energetica nelle costruzioni con sistemi massicci innovativi in architettura

Per realizzare edifici residenziali, industriali e pubblici (scuole) è importante l’aspetto energetico come previsto dalle normative europee di risparmio energetico, per il semplice motivo che il settore edilizio è uno dei maggiori responsabili oltre all’industria e all’inquinamento del consumo di energia.

La necessità di costruire edifici passivi, cioè che non consumino energia è uno degli obiettivi da realizzare nel campo architettonico.

Per edifici con queste caratteristiche è necessario utilizzare involucri con una grande massa termica, scegliendo sistemi massicci innovativi con elementi in prefabbricato in calcestruzzo.

I motivi che mi spingono ad utilizzare questo tipo di sistemi massicci: costi di costruzione ottimizzati, brevi tempi, isolamento termico ed impiantistica integrati, ecc.

Per la loro capacità di utilizzare pochissima energia, questo tipo di edifici non necessitano di un impianto di riscaldamento, ma solo di un efficiente impianto di ventilazione.

#zeroenergybuilding

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Come fa un città a diventare la città più vivibile al mondo?

Come fa un città a diventare la città più vivibile al mondo?
Guarda il video sulla città di Copenhagen, nominata la città più vivibile nel 2103, per la qualità della vita.
Ha saputo puntare sulla qualità della vita dei suoi city-user (residenti e turisti), bilanciando progresso e tradizione, innovazione e sicurezza e puntando ogni giorno a migliorare, diventando la migliore offerta di “benessere” urbano al momento esistente.
I tre punti ai quali dovrebbe rifarsi un’amministrazione pubblica che punti a una pianificazione virtuosa deve e dovrà considerare per adeguare le proprie città alle richieste di domani, sono:

-il concetto di estensione dei servizi che siano rivolti più alla crescita della qualità della vita che alla persona. La sostenibilità è da leggersi in termini sociali, dello stare assieme. L’Europa sta tornando alla sua densità abitativa originaria dopo circa un ventennio di importato “mito della villetta”, con la necessità attuale di ripristinare una vera struttura urbana collettiva di relazione tra le abitazioni. La città densa necessita di servizi, e una vera ristrutturazione nasce dalla realizzazione di servizi in modo estensivo che coinvolgano pubblico e privati.

-il secondo punto strutturale riguarda la flessibilità del mix funzionale: è necessario che le destinazioni d’uso originariamente progettate sappiano adeguarsi alle nuove e sopraggiunte necessità.

-terzo e ultimo punto inderogabile sta nel riconoscere la priorità che le visioni progettuali hanno nei confronti di una gestione meramente politica e quantitativa dello spazio urbano. Una visione complessiva di sviluppo è fondamentale per l’elaborazione di logiche di crescita concrete e in questo deve essere centrale in ruolo dei progettisti più che degli amministratori.

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http://monocle.com/film/affairs/most-liveable-city-copenhagen/

Immagino un edificio come una specie di albero. Esso purifica l’aria, accumula energia solare, produce più energia di quella che consuma, crea un riparo e un habitat, arricchisce il suolo e cambia al murare delle stagioni.