Così l’agricoltura può creare i suoi “hub”

 

Consumatori sempre più attenti all’impatto e alla sostenibilità rivolgono oggi l’attenzione alla produzione a kilometro zero, e diversi player stanno cercando nuova distruption nel mondo del cibo.

Tuttavia, non solo il cibo e la produzione agricola evocano grandi prospettive: materie prime ecologiche e di derivazione vegetale come la canapa o il bambù rappresentano ogni giorno di più una potenziale nuova ondata di sviluppo nel mondo dei materiali: dalle plastiche da stampa 3D ai materiali per l’isolamento e la costruzione.

La ruralità è senz’altro una questione chiave per l’Italia e per il mondo, specie se alziamo l’asticella della complessità a cui cerchiamo di guardare e ci interroghiamo, ad esempio, sul crescente problema dell’accesso al cibo e all’energia in un pianeta la cui popolazione aumenta a dismisura, spingendoci verso probabili conflitti sulle risorse, non solo energetiche ma anche alimentari.

In ultima analisi, il destino delle grandi città (le vere espressioni dell’economia dell’ultimo secolo, emblemi del sistema sovraproduttivo) è oggi a forte dubbio di sostenibilità. Nessuna città al mondo è un sistema sostenibile: tutte generano enormi esternalità negative sul resto dei territori (consumo di risorse, inquinamento, discariche, etc..). A parte l’interessante caso di Seoul, che vuole diventare la prima Sharing City, pochissime oggi sono le municipalità che si stanno interrogando su questa trasformazione. Con una crescente prospettiva di avere una jobless recovery, l’appeal del grande agglomerato urbano, non più in grado di fornire il lavoro, grande attrattore, è destinato a calare e le alternative rurali torneranno di grande attualità.

Non è forse un caso dunque che oggi molte iniziative di innovazione sociale e rurale, che cercano di identificare nuovi modelli di sviluppo più sostenibile da un punto di vista ambientale, umano e sociale vengano dal sud di questo devastato paese. 

Questo paese sembra di nuovo, malgrado la sua classe politica immobile, voler tornare al centro di una ondata di innovazione che potrebbe veder tornare il mediterraneo al suo antico ruolo di culla di una nuova civiltà, più umana e allo stesso tempo più adatta a misurarsi col futuro.

simone cicero

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